Piglio e il suo Cesanese
Piglio è la patria del vino che prende proprio il suo nome: il Cesanese del Piglio, anche se questo prezioso vino viene prodotto nell’ampio territorio che Piglio condivide con i comuni limitrofi di Serrone, Acuto, Paliano e Anagni.
Pur raggiungendo una produzione che sfiora i 1500 ettolitri, il territorio è prevalentemente collinare (300-550 msl) e vanta una tradizione nobilissima ed antica di viticoltura, come testimoniano i reperti storici rinvenuti lavorando i terreni.
Il suolo di origine vulcanica, il terreno scosceso che impedisce eventuali ristagni d'acqua, la conformazione che permette una buona esposizione dei filari fanno di questa una zona di buone potenzialità enologiche.
Il sistema di impianto dei vigneti è prevalentemente a filari, con 3000-5000 ceppi per ettaro con sistema a Guyot e/o cordone speronato. Il clima è molto variabile: gelate primaverili, estati molto calde, precipitazioni nella media (1200ml/mq) e venti scarsi. Ed appunto nel territorio di Piglio, il Nerva Imperatore, colpito dalla squisitezza del vino ivi prodotto, costruì una sua residenza imperiale. Il Cesanese del Piglio, secco ed amabile, gradevolmente amarognolo, dal coloro rosso rubino e' il vino ciociaro per eccellenza.
Nel Medioevo esso fu considerato il re della mensa presso la Corte dei Papi anagnini: Innocenze III e Bonifacio VIII. Il vitigno che ora produce il Cesanese e' una ibridazione locale di quello portato da Affile. Una nostalgica curiosità: la leggenda narra che fu un adolescente di Piglio a trafugare, nottetempo, tale vitigno e ad impiantarlo sul territorio.
Il Cesanese del Piglio è oggi il più conosciuto ed il più apprezzato dei tre tipi di Cesanese D.O.C.G. prodotti in Ciociaria. I confini della denominazione delimitano un'area più vasta rispetto a quelle del Cesanese di Olevano Romano e del Cesanese di Affile.
Il Cesanese D.O.C.G viene prodotto anche nei tipi frizzante, dolce e dry.
Molti coltivatori presenti sul territorio conferiscono le loro uve alla Cantina Sociale per ricavarne produzioni personalizzate di alta qualità. Esistono imprenditori locali di prestigio internazionale che producono presso le proprie cantine e che uniscono la loro passione per la produzione di vino a quella per l’accoglienza colta e il desinare a base di prodotti tipici.
Il vino segna i ritmi della vita perché la coltura dei campi, la raccolta, la produzione, il marketing e la commercializzazione del prodotto si sviluppa lungo tutto l’arco dell’anno e impegna direttamente e indirettamente tutta la comunità.
Nella prima domenica di Ottobre, si celebra la festa del vino Cesanese e tutto il borgo viene addobbato per l’occasione, negli angoli delle strade, nelle piccole piazzette, lungo le gradinate che portano fino al castello con strutture tradizionali che offrono il buon vino di questa terra, accompagnato dai piatti tipici: salsicce, polenta, ma anche dolcetti e torte paesane.
I produttori di vino si tramandano le tradizioni e le nuove generazioni apprendono come far crescere e curare i vitigni ma al tempo stesso introducono tecniche nuove di marketing e nuove idee per commercializzare il prodotto in tutto il mondo.
Proprio grazie a loro, nel 2007 è partito il progetto di “marketing territoriale” del territorio del vino Cesanese che è diventata storia del marketing in Italia e si studia come “caso” in alcune Università italiane (si veda su www.associazioneseraf.it/progetti) .